All posts filed under: Antipasti

Di pesto, bruschette e Tenerumi. E rieccomi qui.

Mi sono capitati per le mani questi vegetali strani e alle 20.15 con figlia affamata non mi è venuto altro in mente se non frullare tutto, anche me stessa, e farne un pesto. Lo ha apprezzato, razione di verdure propinata anche quel giorno: Amen. Per me bruschette, troppi carboidrati anche stavolta: Così sia.  Detto questo, il pesto era così buono, che ho pensato di dovermi appuntare gli ingredienti che avevo usato. Già, ma appuntare dove? Inutili carta e penna perchè mentre meditavo questa opzione, avevo già perso il post-it col pensiero. Ho pensato a quante volte mi capiti di cercare nel blog per recuperare una ricetta (in pratica sono la mia unica lettrice) e ho capito che questo è ancora il posto giusto, benché non lo abbia preso in considerazione per tanto tempo. Nonostante il mio rapporto con la cucina non si sia affievolito, abbiamo grandi alti e bassi, dopo anni di relazione. Innanzitutto ormai ho la certezza che questa storia d’amore non mi porterà da nessuna parte: lei non mi manterrà. In secondo luogo, …

Cooktails: Io Pesce e Involtini Magici

Il corso di cucina prosegue. Il sabato mattina mi dirigo alla scuola, dove lo chef mi presenta gli argomenti della giornata. Fino ad ora abbiamo trattato principalmente il pesce e mi sono trovata a dover ripulire quelli che a me sono parsi degli squali: un salmone da 8 kg, un enorme rombo (che, lo devo dire, mi è sembrato brutto almeno quanto l’amico scorfano), branzini, gallinelle e qualche chilo di gamberoni. La questione è che dovrei esercitarmi molto di più a casa, dove invece mi pesa sempre più dover provvedere alla solita, insignificante cena, messa in piedi in fretta e furia alle 21.30 giusto perché bisogna pur mangiare. In realtà più si conoscono le tecniche e più le si vorrebbe applicare. E’ un po’ frustrante pensare ad un uovo in cocotte con filangé di asparagi, sbattendo svogliatamente l’uovo strapazzato con la pancetta appena scaduta. Lo chef è un personaggio tutto particolare: decisamente di buon cuore e generoso di consigli e ricette (cosa che rende veramente succulenta la mattinata con lui: dopo diverse lezioni prendo ancora …

Cooktails: il mio Professional Cooking Plan

Seratona ragazzi, dopo anni inauguro una nuova sezione del blog (che non legge nessuno, lo so). Come avevo annunciato ho cominciato un corso di cucina professionale e la prima lezione è stata interessante e comica abbastanza, da persuadermi a dare un nome a tutta questa vicenda e a trovarle un divano letto tra queste pagine, curiosa di capire come evolverà il tutto, perchè non ho dubbi che la mia via debba essere quella di cucinare, che questo mi paghi un giorno le bollette, oppure no. Lo Chef mi piace, si vede che è appassionato, inoltre mi sembra di aver capito che è uno sperimentatore, amante delle tecniche moderne: mi ha fatto una tale testa con la ‘cottura sottovuoto’, che naturalmente ho ordinato su Amazon tutta la strumentazione necessaria, che mi auguro non faccia la stessa fine dell’essiccatore, che ora guarda incantato il lampadario della cucina, appollaiato sul mobile più alto che avessi. Entrambi, essiccatore e lampada, guardano me perplessi. Lo Chef è severo, su questo non ho dubbi: durante la prima lezione, dopo avermi descritto …

Il patè della zia (e censura)

Vabbè, io volevo raccontare del primo Natale passato con i miei suoceri, sinceramente ne valeva la pena, ma sono stata censurata! Il fidanzato è stato molto chiaro: il blog resterà per sempre on line, il blog è raggiungibile da tutti, la rete è pericolosa, tutto il mondo è paese, prevenire è meglio che curare, gli ultimi saranno i primi etc… E’ anche vero che ‘non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire’ (cioè me) e quindi: ve lo dico, io sono sopravvissuta a stento! Il prossimo Natale me ne vado in Tibet e scelgo il cuccuzzolo più alto del luogo più isolato che possiate immaginare (che no, non è casa loro, in questo caso). Aggiungo per onestà intellettuale che anche la mia famiglia è piuttosto pittoresca, amabile e allegra eh, ma incredibilmente numerosa (quindi munita della sua buona percentuale di pazzi, nevrotici e malati immaginari). Il risultato è che alla fine di queste feste, avevo gli occhi lampeggianti come le lucine dell’albero e altre cose che giravano vorticosamente come le palline. Devo infine ammettere …

Guacamole, gnagnera e convivenza.

Devo dire che a volte, in questa vita quotidiana, mi sento proprio priva di spunti. Faccio tante cose, vedo i tanti amici, ma arrivata al primo del mese, mi rendo conto che non passerò a casa che 5 sere: 4 dedicate allo stiro, 1 dedicata alla rottura di palle. Esatto, la rottura di palle. Io, almeno una sera al mese, ho la gnagnera. Di cosa di tratta, ammesso che tale termine possa trovare definizione? E’ uno stato mentale di generale insoddisfazione, che si risolve in corsi e ricorsi del mio cervello, che mi portano ad essere un po’ triste, un po’ nervosa e un po’ nulla. E’ quando l’aspettativa diventa un dejà vu, le decisioni ti sembrano sbagliate o semplicemente non ti sembrano più delle vere decisioni ed è quando, se per caso pesti un piede nella gamba del tavolo, hai una reazione abnorme (e aggredisci la gamba del tavolo prendendola ad umanissimi insulti, sperando che risponda per fare a cazzotti). La gnagnera è odiosa. Quando la hai, ti sembra non avere una fine. Convivere …