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Mamma’s Friggitelli (e navigar m’è dolce in questo mar)

‘Mercoledì, ho ancora davanti 3,5 giorni di paesino di mare e poi tornerà tutto come sempre. Mai come quest’anno avevo bisogno di ‘qui’, della ‘non ansia’, la ‘non fretta’, la ‘non lotta a che tutto sia perfetto’. Mai come quest’anno vorrei potermi fermare un mese e senza la minima paura di annoiarmi, anzi, con una voglia matta di annoiarmi e valutare solo il colore del prendisole e se mettere la protezione 30, 20 o 15, che mi pare già una cosa ai limiti della fatica più estrema. Bello, questo dolce far niente. I soldi, in questa piccola dimensione, hanno smesso di scappare dal portafoglio magicamente e senza ragione  come succede quotidianamente a Milano (bè, qui sono a carico della mamma!). Non mi sono dovuta occupare nemmeno di Sushi e Tabata, perchè anche a loro pensa mia madre, che tra l’altro è riuscita a far dimagrire quel panzone di Sushi e cerca invece di rimpinzare quella sorta di ‘anoressica cotoletta siamese’ che mi ritrovo al posto di una gatta vera (in questo caso senza troppo successo). …

Pollo in agrodolce (e serate da adulta)

Ieri sera sono andata a ballare con le mie amiche. In fondo non è cambiato poi molto da quando ci andavo quattro volte la settimana a 22 anni. Le dinamiche sono esattamente le stesse (molto confortante e divertente) e ieri ho potuto verificarlo di persona. Ci si guarda in giro, si balla – tra l’altro si ballano le stesse canzoni di quando avevo 22 anni, visto che il genere era ‘revival’ – si bevono troppi cuba libre e poi un ragazzo carino alla fine si avvicina. Tutto esattamente come 9 anni fa. Il ragazzo ti parla, ti dice come si chiama e cosa fa e ti fa qualche domanda: nome, professione (prima era il corso di studi, ma fa lo stesso) e età. E poi ti sorride e ti dice che hai degli occhi stupendi; tu ricambi il sorriso e pensi che sia davvero carino. Ti sorride ancora e ti dice languidamente: ‘ Andiamo da me?’. E tu pensi: ‘Maaaa… sei scemo?! Non dovevi chiedermi ‘andiamo al bancone a bere qualcosa?’, come sarebbe successo 9 …

Feta al forno con verdurine (e un sabato di pioggia un indovino mi disse)

Un sabato di pioggia un indovino mi disse che se fossi riuscita ad amplificare i segnali dei miei sentimenti, forse finalmente sarei riuscita a vedere il cielo. Ho pensato a lungo e alla fine sono uscita di casa, a passeggiare sotto la pioggia. Ho pensato ancora e poi stanca di pensare sono entrata in un grande negozio di roba tecnologica, per sbirciare se per caso non ci fossero delle lampade per le mie foto (i nuvoloni non mi stanno aiutando di certo, di questi tempi, costringendomi a spalancare il diaframma e mettere a fuoco solo l’oliva in centro alla pizza). Per puro caso ho origliato la conversazione di un cliente che chiedeva ad un commesso ragguagli sul mal funzionamento del digitale terrestre. Solo in quel momento ho capito di aver frainteso le parole dell’indovino: non  intendeva invitarmi ad amplificare i segnali dei miei sentimenti per vedere il cielo, ma semplicemente a ‘comprare un amplificatore di segnale digitale così  finalmente avrei visto Cielo!’ Evidentemente l’indovino non era in vena di romanticismi, ma almeno adesso Cielo funziona :) …

Finger food (e novelle)

Bè, non è cambiato nulla, proprio nulla, anche se ieri sera ho scoperto che il vilissimo ha un’altra (o varie altre, non era chiaro). Non fa male (non fa male, non fa male). Ummm… ma proprio a me doveva capitare un essere così orripilante?!  Magari non fa male,  ma ragazzi, se mi girano a destra e a manca! E va bene tutto, ma almeno qualche mese di riflessione se lo poteva prendere, quell’orribile coso, o no? Non giudicatemi se il passato ricompare, di tanto in post, in fondo credo sia normale.  Comunque… stasera vengono a cena una coppia di miei amici e porteranno un loro amico single, preparatevi al prossimo post dove racconterò l’esilarante successo dell’incontro (si, immagino). Ho preparato una cena completa dall’antipasto al dolce, speriamo che almeno sia affamato. Marinella e i suoi disastri colpiscono ancora! NB. Saskia e Tabata cominciano a giocare insieme! Si inseguono come matte per tutta la casa. Non capisco solo perchè Tabata non smetta di ringhiare, si vede che si diverte, anche se cerca di non farlo capire …

Temporale e insalata estiva

Questa sera a casa da sola. Non è esattamente quello che vorrei, che ve lo dico a fare? Quando sono sola tante cose mi ricordano il vile: la mia camera da letto perfetta e perfettamente vuota e la mia cabina armadio, incasinata solo dalle mie cose. Vile, ma sei scemo? Guarda come mi hai ridotta! A parlare da sola ad un computer e postare ricette estive nei giorni di pioggia… è pure sabato sera. Come se non bastasse mi sento in colpa stando a casa, perché non sono a contatto con altre persone e mi precludo la possibilità di nuovi incontri (questa frase fa ridere, ma come è vera!). Mi sono persino commossa guardando un programma assurdo su MTV, I used to be fat. Ma si può? Comunque ho pensato che potrei mandarci Sushi, lui si che ne avrebbe bisogno, gatto grasso!  INSALATA ESTIVA (un po’ ‘etnica’) 2 cetrioli 1 peperone rosso e 1 verde 6/7 pomodorini sardi (sodi) 1 costa di sedano prezzemolo limone olio, sale, pepe 1 peperoncino Che ricetta è? Tagliate le …