Cupcakes salati (e considerazioni generiche sulla normalità)
Mentre prendevo il caffè in un bel bar questa mattina, ho conosciuto un ragazzo affabile che si è messo a chiacchierare. Carino e sorridente, mi ha messa subito di buon umore. Dopo 5 minuti di conversazione mi ha confessato di essere un attore porno (era decisamente il minimo che mi potesse capitare a conclusione di settimana). Non che ci sia nulla di male nella sua professione, ma da quell’istante non sono più riuscita a guardarlo in modo normale, gli occhi mi andavano da tutte le parti, assolutamente posseduti da volontà propria. Per mettermi a mio agio, ho chiesto una spremuta, poi un bicchiere di acqua e infine una brioche, ma mentre mi parlava, mi sembrava ci fossero doppi-sensi ovunque, in ogni parola: ”Si, è dura avere due lavori, ma nella vita basta spingere un po’ per ottenere quello che si vuole” (Fermo! Ti prego, non aggiungere altro!) ” Sono laureato in lettere, ma era come se i vestiti mi andassero stretti (uh…), dovevo cambiare vita e darci dentro” (Ok, basta, per piacere!). Bè, fatto un …