La scatola dei bottoni di frolla (e nuova vita che scorre)
Stasera cena letteraria. Una amica di amica ha organizzato un buffet in terrazza, ognuno di noi doveva portare un libro con dedica e scambiarlo con quello scelto da un altro invitato. Ho portato ‘Gatti molto speciali’ (D. Lessing). La ragazza che lo ha ricevuto lo ha guardato schifata e poi ha ripreso a parlare di Jil Sander. A questo proposito avevo fortunatamente scelto di andare dal parrucchiere in pausa pranzo e ho osato una mise più sfrontata rispetto ai miei banali standard. Meno male! Era un covo di modaiole, di quelle con bermuda color kaki sotto camicione rosé, abbinati a zeppa dorata Dior, quelle che sembrano perfettamente a loro agio combinate così, appena rientrate dall’oretta di jogging. Che ansia! E di letterario non c’era nulla a questa cena, a parte il meraviglioso appartamento che sarebbe degno di un post tutto suo. Ho anche il vago sospetto che io fossi quella col lavoro più sfigato (oltre ad essere abbigliata sfrontata, ma Zara da capo a piedi, uffa!!!), da una parte sentivo ‘in PSLM, noi vendiamo il …