Risotto di Viviana Varese (e ricerca di un’idea)
Uno dei momenti più belli della mia vita è stato il primo giorno di congedo maternità. Ero per la prima volta padrona del mio tempo, senza sensi di colpa al pensiero della mia scrivania vuota e senza ansie, con milioni di cose da fare, tra cui finalmente qualcosa anche per me. E da così tanto non mi capitava di poter disporre della mia giornata, che sembrava un giorno di vacanza, sole perenne: passeggiare per andare a fare le analisi del sangue, vedere un’amica e fare colazione per due ore, andare a visitare nidi, acquistare reggiseno XXL e pomodori sardi al mercato. Tutto: ‘con calma’. Anche i mesi successivi, con bambina al seguito, non sono stati affatto male: magari eravamo padrone del mio tempo insieme, magari non ho più avuto tutta quella calma, ma la libertà di prendere e andare non ce la poteva togliere nessuno e non ci siamo mai annoiate, nemmeno per un secondo. Quel primo giorno a casa però mi è rimasto impresso e lo ricordo con incredibile nostalgia. Non si tratta di …