All posts filed under: Senza glutine

Vellutata di zucca (e zucca)

Oggi è una di quelle tipiche giornate così, così. La sveglia di Fra mi ha buttata giù dal letto alle 7.30 (lui è in Calabria da suoi per il week-end). Ovviamente non riuscivo a spegnerla, dopo averla sbattacchiata senza risultato sul comodino, sono ripiombata nel sonno. Mi sono svegliata un’ora dopo con una pila stilo in mano… A parte i soliti lavori domestici e la produzione settimanale di pane, mi aspettava qualcuno in cucina, che da giorni necessitava delle mie attenzioni: una gigantesca zucca, ricevuta in regalo dal Signor Pino durante le riprese di alcuni spot pubblicitari registrati una decina di giorni fa. Spot che si ambientavano in una meravigliosa villa ottocentesca circondata da serre ed orti. Ma chi mi conosce sa bene che io non amo la natura in modo spassionato, affatto. Dopo un’ora vagavo dietro ai cameraman con il mio vestitino a fiori troppo leggero, gli stivali di camoscio beige macchiati di terra, cercando nervosamente un punto dove il cellulare aziendale prendesse e nel contempo indecisa se sedermi su un grande sasso oppure …

Cioccolatini al cocco (ottimo sbaglio)

Tanti omini felici….. Omino decapitato…. non sempre c’è il lieto fine :) Questa ricetta è nata da uno sbaglio. In effetti me la sono proprio cercata, perchè proprio io che ho sempre criticato la povera Benedetta Parodi, le ho fregato una ricetta che mi sembrava davvero molto pratica ed invitante e l’ho pagata per questa incoerenza… Volevo dunque fare la sua TORTA AL COCCO SENZA FARINA 3 uova 150 gr di zucchero 1/2 l di panna 250 gr di farina di cocco 1 bustina di lievito 1 bustina di vanillina Rompere le uova e sbatterle con lo zucchero. Unire la panna e amalgamare bene il tutto. Aggiungere anche farina di cocco, lievito e vanillina e impastare. Trasferire in una tortiera rivestita di carta forno e livellare bene l’impasto. Infornare a 180 gradi per circa 20 minuti. Bene, io a metà ricetta mi sono resa conto di non aver abbastanza panna, anzi, meno della metà per esattezza. Ho aggiunto del latte, ma non devo aver fatto la cosa giusta, perchè Fra ha commentato il risultato dicendo che era la torta …

Guacamole, gnagnera e convivenza.

Devo dire che a volte, in questa vita quotidiana, mi sento proprio priva di spunti. Faccio tante cose, vedo i tanti amici, ma arrivata al primo del mese, mi rendo conto che non passerò a casa che 5 sere: 4 dedicate allo stiro, 1 dedicata alla rottura di palle. Esatto, la rottura di palle. Io, almeno una sera al mese, ho la gnagnera. Di cosa di tratta, ammesso che tale termine possa trovare definizione? E’ uno stato mentale di generale insoddisfazione, che si risolve in corsi e ricorsi del mio cervello, che mi portano ad essere un po’ triste, un po’ nervosa e un po’ nulla. E’ quando l’aspettativa diventa un dejà vu, le decisioni ti sembrano sbagliate o semplicemente non ti sembrano più delle vere decisioni ed è quando, se per caso pesti un piede nella gamba del tavolo, hai una reazione abnorme (e aggredisci la gamba del tavolo prendendola ad umanissimi insulti, sperando che risponda per fare a cazzotti). La gnagnera è odiosa. Quando la hai, ti sembra non avere una fine. Convivere …

Pollo per pollo (arrosto)

La convivenza è ormai ufficialmente iniziata (possiamo dire ufficialmente, perchè ufficiosamente è da un bel pezzo che mi ritrovo il pollo davanti a qualunque ora, cercante biscotti, chiuso per ore in bagno…mmm, oppure guardante la TV con aria concentratissima). La maggior parte delle sue cose hanno trovato posto in casa, più o meno posti ragionevoli, a parte le scarpe che attualmente fungono da scarpiera alle mie (46 vs 37) e a parte 26 camicie che non venivano stirate da almeno 7 mesi e che sto piano piano lavando – erano talmente stropicciate che non sarei riuscita a raddrizzarle nemmeno sedendomici sopra col mio sederino (ino..). Credo che per stirarle ingaggerò SuperGiosy, la signora che da anni mi aiuta in casa quel paio d’ore alla settimana e che sicuramente lo farebbe meglio e più velocemente di me che al solo guardarle vengo presa da spasmi. Senza contare che, patti chiari, amicizia lunga: 26 camicie!? Io già lavoro 10 ore al giorno, viaggio fino all’ufficio (che è il mio secondo lavoro) cucino e bado alla magione!!!   …

Pomodorini confit (e ansia da prestazione)

Dopo varie vicissitudini professionali, come alcuni di voi sanno,  mi hanno passata alla categoria dei ‘surgelati’. Lo desideravo da anni, ma sti surgelati restavano sempre in disparte, privi della possibilità di essere accuditi e cresciuti da qualcuno in particolare (cioè me!). A livello di ricettame mi offrono una possibilità di combinazioni espandibili all’infinito (che però è un segno matematico, quindi per me incomprensibile). Voglio dire, si possono surgelare le lasagne, sai che mix di verdure potrei creare? Colorate, fresche e buone al disgelo? Condite, o no, come mi pare?  Ma, c’è un ma: io di surgelati non so nulla, ne so solo di ‘conservati’. E allora, cervello, lavora e lavora. Ecco, nessuna idea, confusione, come se non avessi la minima competenza. Perchè? Perchè le idee mi mollano adesso?! La verità è che la mia vita è rimasta chiusa nelle lattine di legumi e piselli ed è ancora convinta di avere uno spazio un pochino angusto entro cui muoversi. Al supermercato non riesco a visualizzare i freezer, per capire cosa fa la concorrenza, sono enormi e …