Torte e biscotti, Vegetariano
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Dessert a caso (e suoceri)

Per il ponte sono stata in Calabria a conoscere i genitori di Fra. La casa è molto bella, affacciata sullo stretto, fronte-Etna con tutta la costa Siciliana spalancata di fronte e il paese, subito fuori Reggio in cui è situata, è pieno di belle spiagge, che abbiamo trovato ancora assolate e calde.  I suoi mi hanno accolta bene (suo papà mi ha raccolto tanti tipi di frutta che non avevo mai assaggiato in vita mia, come i ‘ficarazzi e le annone’), per non parlare della sorella maggiore e ho mangiato divinamente. Anche tutti gli amici di lui mi sono piaciuti tanto, allegri e pieni di cose da raccontare. Uno di loro ci ha invitati nella sua cascina in mezzo al verde, immersa in un frutteto e ci ha offerto una cena pazzesca. La città è ordinata, pulita e tranquilla (ovviamente ne ho visto solo il centro, ma mi è parso davvero meraviglioso). Insomma, sono entusiasta di tutto! Direi che in effetti è stato perfetto, anche se il tono di voce, in casa di Fra è qualche tono sopra le mie abitudini (AAAAHHFRANCIESCO, ENNUN PRENNI FREDDO COSi?! AFFRANCIESCO; HAI MMMANGGIATTO ABBASTANZA?………..) e dopo qualche giorno pensavo di impazzire e anche a parte il fatto che ho regalato a sua madre un vaso di orchidee da 80 € e lei è allergica ai fiori (Fra non me l’ha detto solo perchè è un’allergia che lei deve aver sviluppato appena mi ha vista). Tralascio un particolare: la madre in questione aveva la strana abitudine di menzionare spesso il passato femminile di Fra e l’ho trovata ”vagamente” competitiva.

2 morali: in Calabria è tutto più bello e costa tutto meno (tranne le Orchidee); la suocera è sempre una suocera, anche se cucina bene.

DESSERT A CASO

Fiocchi d’avena al cioccolato o frutti rossi, o riso soffiato 2 tazze

60 gr di burro

200 gr di cioccolato fondente

biscotti secchi, 2 o 3 a piacere (metti che li devi far fuori)

frutta secca: noci, nocciole, pinoli (idem come sopra)

Avevo gente a cena e niente idee, 0 totale. Succede. Ma soprattutto, nessuna, nessuna voglia di cucinare e questo non mi succede mai. Presa da sconforto faccio sciogliere il cioccolato con il burro e ci sbatto dentro un po’ di biscotti sbriciolati, fiocchi di avena quasi scaduti (giuro, quasi), mandorle e nocciole tritate (4 cucchiai). Mescolo molto bene il tutto e fodero una teglia di carta forno. Ci butto il composto, che risultava morbido, ma non liquido, e premo bene il tutto con il batticarne, in modo da formare uno strato di 1,5 cm ben livellato. Appoggio un altro foglio di carta forno sulla teglia.  Posiziono il coltello sulla carta e faccio pressione in modo d creare dei binari, profondi 1 cm, che poi aiuteranno per tagliare i biscotti, una volta che l’impasto sarà pronto. Faccio la stessa operazione in verticale e orizzontale e creo dei biscotti da 4 cm per lato. Metto la teglia in frigo per un’oretta. Una volta che i biscotti si sono ben solidificati, estraggo tutto insieme dalla teglia e finisco di tagliarli riposizionando il coltello sui binari e dando un colpo secco con il batticarne. Spolvero di cacao amaro e …. meraviglia: minimo sforzo, massimo risultato! (E tante calorie, ma vabbè dai…)

16 Comments

  1. Uhm…. diciamo che la suocera è SEMPRE la suocera, questo si… però diamole tempo, no? :) Poi come si fa a non volerti bene, sprizzi simpatia anche dal pc! :) Ad ogni modo, sono felice che la vacanza sia andata bene, il posto deve essere meraviglioso :D Questi dessert a caso mi piacciono un sacco! Che buoni! Un abbraccio forte e buona serata :*

  2. Umm..yummi! A me le cose croccantine (e veloci) invogliano sempre! Poi sembrano quei dolcetti che ti danno nei ristoranti chic alla fine! :)

  3. Anonimo says

    Ahahah… mia suocera è adorabile ma, fortunatamente, viviamo in case separate.
    Mi segno la tua ricetta che è perfetta per i miei menù in camper.

  4. Ahahah… mia suocera è deliziosa ma viviamo in case separate e ci frequentiamo poco.
    Mi segno la tua ricetta perché è perfetta per il mio menù in camper

  5. Guarda che, per me, dal chiamare suoceri i genitori della mia ragazza a farceli diventare sul serio, sposandola, c’è passato poco, attenta.

    :D

  6. ahhhh le suocere…brutta razza …bhe dai l’importante é il senso generale di accoglienza che ti hanno dato ..poi i commenti e le battutine le faranno sempre ..ahimè… e per il regalo ..é il pensiero che conta e sono sicura abbia apprezzato :) ma per caso ti ha detto “sono allergica ai fiori” stando in piedi di fianco ad un vaso di rose? ahahahahha scherzo :) bisous grossi cara! giulia (www.loveateverybite.com) ps. anche io spsso preparo un simil dolce con il riso soffiato..godurioso!

  7. ah beh allora, dovrai cambiare il sottotitolo del blog visto che recita ‘una single e due gatti’ :-)
    Il tuo dessert improvvisato mi ingolosisce un sacco e la prossima volta portalo alla suocera così si scatena la competizione pure in cucina :-)
    ciaooooooo

  8. cazzarola pure io sono finita con un calabrese quindi ti capisco benissimo….
    son già arrivati i tempi in cui i suoceri ti spediscono i camion di roba?

  9. Non si fa!!! Non si parla delle ex fidanzate! :(
    Meno male che il tuo dolce è golosissimo!

  10. Ahahahaha, ogni volta mi tocca darti ragione Mari! La suocera è sempre la suocera…è la madre del suo “bimbo”, non cambieranno mai! Pure la mia è così, sempre un po’, come dire, in competizione? No, neanche…non so trovare un termine appropriato… Comunque sia, loro sono là e tu sei qua, la distanza giova! Intanto mi sbaffo virtualmente questa tua delizia!!!!! KissU

  11. Anonimo says

    Wow, presentazione in famiglia? Comunque sembra sia andata bene, son contenta :-)

    un bacio e a presto, Anna

  12. Ma che meraviglia Mari, ci andava finalmente un po’ di sana folle felicità. O some sort of.
    Epperò, dico sempre sia meglio sceglierseli orfani ;)
    Abbracci und baci

  13. La ricetta mi piace assai, anche nella versione “rose del deserto”, dove fai più o meno lo stesso, ma il composto lo spargi a cucchiaiate (o cucchiainate) sulla carta forno in forme assolutamente irregolari (belle anche con il cioccolato bianco e i frutti rossi disidratati). In ogni caso la massima è la stessa: poco sforzo, risultato ottimo.

    E comunque non mi si venga a dire che le cose non si sono fatte serie… annunciazione familiare (in terra calabra, per giunta) e utilizzo del termine “suocera”: cara mia, la situazione è gravissima (in senso buono, naturalmente) ;)
    Mi sa che nel mio caso, invece, la suocera manca e/o latita e/o è un filino fuori dagli schemi, ma, credimi, è andata decisamente peggio al Colui, chè mia madre è tremenda :D

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