Ieri sera ho scritto un sms al vile. Un sms davvero orribile, ritengo che gli insulti fossero la parte più delicata. Non so perchè, per sfogarmi, forse per fare il punto della situazione ed allontanarlo ancora un po’. Per fortuna non ho spedito il messaggio. Ricordiamoci di un particolare importante: i vili non rispondono, mai. Quindi mi sarei ritrovata ancora più umiliata, se possibile, ed ancora una volta senza riposta. Questo mi porta a pensare: se quando stavamo insieme detestavo i suoi silenzi, perchè procurarmene di nuovi? Il vile, per sua natura, non scambia idee con le altre persone e se lo fa, non sono idee che lo riguardano. Al massimo i vili vanno in piazza Duomo e festeggiano Pisapia, ma proprio come somma espressione di loro stessi. I vili, infatti, esprimono solo le idee degli altri, sono animali che non pensano a niente. Un vile non pensa mai. Un vile è l’uomo che non deve chiedere, mai (indecisa se pensare alla colonna sonora di Quark oppure del ‘Denim’).
400 gr di filetto di manzo in 4 fette
1/2 bicchiere di buon vino rosso (Ivana direbbe: ok per un Corvo Rosso, ma se avete un Amarone o un Barolo, meglio)
1/2 bicchiere di brodo
Latte qb
4 patate grandi
1 cucchiaio di farina
Paprika (se piace)
Burro, aglio, rosmarino e salvia, pepe verde fresco, sale
In un padellino porre una noce di burro, mezzo spicchio di aglio, due foglie di salvia e mezzo rametto di rosmarino. Lasciar fondere il burro ed unire la farina. Una volta amalgamato il composto, girando in continuazione, aggiungere il vino e dopo qualche minuto sfumare con il brodo. Continuare a mescolare per qualche minuto, poi lasciar restringere la salsa. Se il sapore risultasse troppo forte, eliminare qualche cucchiaio di salsa ed aggiungere pari quantità di latte. Nel frattempo, mettere le patate lavate in acqua bollente (senza sbucciarle) e cuocerle fino a che non saranno appena morbide. Toglierle dall’acqua e tagliarle a fette di 50 cm di spessore. Ungere bene una padella con olio extra, insaporirla carezzandola con un rametto di basilico e mettere le patate a cuocere e a dorare in buon ordine, senza sovrapporle. Rigirarle quando saranno ben colorite e ripetere l’operazione: salarle e spolverarle di paprika (io uso il Mix Barbecue di Dean & De Luca, me la meno da matti). In un’altra padella scaldare del burro e cuocere le fette di carne, 2 minuti per lato, salandole e pepandole. Unire infine la salsa al vino, portando a fiamma viva e aggiungere i grani di pepe (una ventina). Lasciar insaporire la carne rigirandola nella padella e servire con le patate. Meglio un filetto di un sms spedito al vento (o a un esemplare di vile).
Voto per la colonna sonora di Quark, assolutamente.
Immagina la voce narrante da documentario: “ed ora osserviamo il piccolo esemplare di vile che, finita la stagione degli amori e dell’accoppiamento, cerca di procurarsi il cibo per il letargo. Punta il filetto al vino rosso. Cerca di ghermire la preda. Attacca.
Poi si distrae, per capire dove si trovi, magari in piazza del duomo, ed in mezzo a chi.Poi torna all’obiettivo iniziale.
Ed il filetto al vino rosso scompare.
Il vile, purtroppo, non ce la farà”
Metafora impegnata, alle 4 di notte.
Questo sito è fighissimo! Anche io sono single, ma non so cucinare per niente. Posta ricette facili per le single come me, ok?